domenica 27 aprile 2008

Una giornata perfetta

Partenza: Si percorre la statale della Valle Aurina/ahrntal e (prima di arrivare a Molini di Tures/Mühlen in Taufer, nei pressi di una grande curva) si seguono le indicazioni per Riva di Tures/Rein in Taufers (1958 m) imboccando la Val di Riva. In fondo alla valle, invece di continuare dritti salendo ancora, si gira a sinistra dove c'è un grande albergo. Si passa dietro all'albergo continuando su una stradina stretta fino ad arrivare ad un ristorante dove c'è un piccolo parcheggio.
Arrivo: Rifugio Roma alle Vedrette di Ries/Kasseler Hütte (2274 m)
Dislivello: 700 m circa
Tempo complessivo: 4 ore circa

Escursione: Quella di oggi è un'escursione che ripetiamo ormai da qualche anno poiché ci siamo affezionati al Rifugio Roma ed al meraviglioso paesaggio che lo circonda, soprattutto all'inizio della stagione primaverile! Questa volta, con noi (Silvia e Franco, mentre Paolo si godeva un bel viaggetto a Vienna) c'erano i nostri amici Lucia, Prisca e Marco. Dopo aver caricato sullo zaino ciaspole e ramponi, siamo partiti verso le 9:45 alla volta del mitico rifugio seguendo dapprima l'indicazione numero 8 e poi 1. Inizialmente, si percorre una comoda strada forestale (anche se la mattina il ghiaccio può dare qualche problema e quindi conviene indossare i ramponi) e poi si imbocca un sentiero molto ripido in mezzo al bosco. In questo tratto di strada i ramponi sono fondamentali a causa della scivolosissima neve provocata dagli sciatori. Nonostante un po' di fatica siamo arrivati alla fine del bosco dove il pezzo più faticoso è ormai fatto e, poiché il panorama era meraviglioso, abbiamo cominciato a fare fotografie. In circa 2 ore e 15 minuti siamo arrivati al rifugio e devo dire che siamo stati davvero fortunati poiché la giornata era calda ma la neve era perfetta (gli scorsi anni avevamo fatto molta fatica a causa della neve marcia). Incuriositi e per niente stanchi io, Franco e Lucia siamo andati ad esplorare le montagne sopra il rifugio (dove solo gli sciatori osano passare) ed abbiamo potuto ammirare un paesaggio ancora più splendido! Il pranzo al Rifugio Roma è sempre impeccabile... abbiamo ordinato due piatti di uova, speck e patate, due piatti di maccheroni alla pastora e una mega wienerschnitzel (cotoletta alla Viennese) con patate rostite. Era tutto molto buono... anche la torta Sacher che ci siamo divorati mentre prendevamo il sole. Il ritorno, sulla stessa via dell'andata, è stato un pochino impegnativo nel bosco poiché la neve cominciava a sciogliersi (normale dato che erano le 15 del pomeriggio) e le ciaspole, che prima ci avevano aiutato a non sprofondare, si erano trasformate in piccoli sci incontrollabili. Comunque, in poco più di 1 ora e mezza siamo arrivati al parcheggio un po' stanchi ma felici. Infine, il gelato e la torta mangiati a Campo Tures ci hanno rimesso in sesto per affrontare il viaggio di ritorno a casa.

domenica 20 aprile 2008

Per fortuna che hanno inventato la crema solare!

Partenza: parcheggio del Rifugio Genziana/Enzianalm (2060 m). Vedi escursione del 6 aprile 2008.
Arrivo: Rifugio Nino Corsi/Zufalhutte (2264 m) e Rifugio Martello/Martellerhutte (2610 m)
Dislivello: 550 m
Tempo complessivo: 4 ore e 30 minuti

Escursione: La meta iniziale dell'escursione di oggi era uno sconosciuto ma fantastico rifugio incima alla Val Venosta. Purtroppo però, soltanto a metà strada, abbiamo scoperto con una telefonata che il rifugio era chiuso date le notevoli nevicate delle due settimane appena trascorse. Così abbiamo pensato di portare Paolo al Rifugio Martello... visto che qualche anno fa non avevamo potuto raggiungerlo per la troppa neve. Un pò in ritardo sulla tabella di marcia (erano le 10:30) ci siamo incamminati verso il Rifugio Nino Corsi e poi verso il Martello. La giornata era stupenda... c'era un sole che spaccava le pietre ed il panorama era eccezionale! Per fortuna, la salita per arrivare al rifugio, ma soprattutto la discesa, non sono state così impegnative come la volta scorsa poichè la neve era perfetta e le ciaspole funzionavano che era un piacere ;) Essendo l'ultimo giorno di apertura del Rifugio Martello la cucina era chiusa e quindi ci siamo fermati soltanto per cambiarci, bere un caffè e fare due chiacchere con la simpatica barista. Una volta riposati e preso un pò di sole (per non sbagliarci abbiamo usato la protezione totale) siamo ritornati al Rifugio Nino Corsi, dove abbiamo mangiato davvero bene! Io, Silvia, ho mangiato un mega piatto di uova, speck e patate mentre Paolo ed il papà Franco hanno mangiato i gustosissimi spaghetti della casa (il sughetto era una bomba: ragù, formaggio, olive, alio ed erba cipollina sono alcuni degli ingredienti che abbiamo scovato).

domenica 13 aprile 2008

Due scoiattoli giocherelloni

Partenza: parcheggio presso Lagetto di Fiè (1036 m). Lungo la strada che va dal paese di Fiè verso il paese di Siusi si svolta a destra e si segue una strada stretta che porta al parcheggio (l'estate il parcheggio è a pagamento, 3 euro circa).
Arrivo: Hofer Alpl (1340 m, aperta fino a novembre)
Dislivello: 300 m circa
Tempo complessivo: 3 ore

Escursione (commentata da Paolo con la supervisione di Silvia): Dopo una lunga settimana di studio a tappe forzate di Silvia, abbiamo scelto un'escursione di tutto relax. Siamo partiti dal Laghetto di Fiè alle 9:30 e ci siamo incamminati per la strada forestale che porta alla Tuffalm, una malga molto frequentata sia in estate che in inverno (si possono noleggiare slitte per scendere a tutta velocità). Sulla strada deserta, abbiamo incontrato due scoiattolini (neanche tanto piccoli) intenti nella loro ricerca di cibo! Dopo una breve pausa foto alla Tuff è iniziato a scendere qualche fiocco di neve, così abbiamo imboccato il caratteristico sentiero (attraversato da un piccolo ruscello) che porta alla Hoferalpl... la nostra meta per il pranzo. Arrivati un bivio con indicazioni per la malga, abbiamo deviato salendo verso sinistra seguendo l'indicazione per il Rifugio Bolzano (così da allungare di un poco il tragitto prima dell'abbuffata; poi per arrivare alla malga abbiamo seguito l'ampia strada forestale che si incontra). Giunti alla Hoferalpl e salutato Monica, la simpatica e brava gestrice, abbiamo ordinato il meritato pasto. Prima di tutto un antipasto misto di speck, salamino e formaggio con rigoroso pane nero. Silvia si è, poi, gustata 3 canederli al formaggio mentre Franco ed io, Paolo, abbiamo spazzolato il nostro piatto di arrosto con patate arrostite, chiudendo in bellezza con una deliziosa torta alla cioccolata. Per tornare al parcheggio abbiamo seguito la strada forestale che conduce alla malga e continua verso il Laghetto di Fiè. Lungo il tragitto abbiamo visitato la grotta dell'eremita (seguire l'indicazione per grotta Migg), un anfratto naturale posto sotto un'enorme roccia dove qualche decennio fa un eremita viveva in pace con il mondo. Continuando per la forestale, arrivati ad una stanga si deve scendere di 50 metri ed attraversare un piccolo ponte che si trova sulla destra. Il sentiero comincia a salire leggermente per circa 15 minuti fino ad arrivare ad una strada (si svolta a sinistra) che riporta al laghetto.

domenica 6 aprile 2008

Una slittata molto divertente

Partenza: da Merano/Meran si percorre la statale della Val Venosta e si seguono le indicazioni per la Val Martello/Martell Tal. Superati i paesi di Transacqua/Ennewasser e Ganda/Gand si raggiunge il lago artificiale Gioveretto/Zufrittsee (la cui diga è posta a 1850 m) e si continua fino ad arrivare al Rifugio Genziana/Enzianalm (2060 m) dove c'è un ampio parcheggio.
Arrivo: Rifugio Nino Corsi/Zufalhutte (2264 m) e Rifugio Martello/Martellerhutte (2610 m)
Dislivello: 550 m
Tempo complessivo: 4 ore e 30 minuti

Escursione: Erano le 9:20 del mattino quando siamo arrivati al parcheggio del Rifugio Genziana. Qualche scintilla di neve scendeva lentamente e noi non vedevamo l'ora di indossare le ciaspole (eravamo solamente Silvia, Lucia e Franco poiché Marco e Paolo erano rimasti a Trento per lavorare e studiare rispettivamente). Così, abbiamo imboccato il sentiero numero 150 e, tra una chiacchera e l'altra, siamo arrivati in circa 40 minuti al Rifugio Nino Corsi. Dopo una brevissima sosta per chiedere informazioni (volevamo essere sicuri che la strada non fosse pericolosa), siamo ripartiti alla volta del Rifugio Martello seguendo prima le indicazioni dei cartelli che si trovano nei pressi della chiesetta situata davanti al Rifugio Nino Corsi e poi quelle dei cartelli vicino ad un grandissimo bastione in muratura (qui è importante stare attenti alle indicazioni: bisogna seguire il sentiero invernale in quanto quello estivo, che attraversa il bastione, può risultare pericoloso e per niente battuto). Man mano che procedevamo il panorama diventava sempre più splendido, anche se la nebbiolina che avvolgeva i fiocchi di neve ci impediva di vedere la Cima Cevedale/Zufallspitze (3757 m). Per arrivare al Rifugio Merano abbiamo dovuto impegnarci un po' perché la salita si fa sempre più ripida negli ultimi 200 m di dislivello (e perché avevamo alle costole degli sciatori e non potevamo farci superare come dei novellini). In circa 1 ora e 20 siamo arrivati al rifugio, dove abbiamo mangiato un buonissimo minestrone di verdura, dei favolosi maccheroni della casa e un piattone di gulash. Più per gola che per fame, abbiamo poi ordinato un kaisersmarren (era ottimo... uno dei migliori quest'anno!) con uvetta e marmellata ai frutti di bosco (e pezzettini di mele dentro nella marmellata). (E' bene sottolineare che il rifugio rimane aperto ancora per qualche settimana poi chiude per lasciare spazio ad una nuova gestione.) Dopo le foto di rito al rifugio ci siamo incamminati sulla via del ritorno. E qui sono cominciati i problemi! Siccome la pendenza della discesa era tanta e la neve copriva qualche lastra di giaccio, le ciaspole cominciavano a scivolare ...e noi con loro! Così, abbiamo improvvisato una divertentissima slittata! Dopo una breve pausa cioccolata calda al primo rifugio siamo ritornati alla macchina felici e contenti.