domenica 6 aprile 2008

Una slittata molto divertente

Partenza: da Merano/Meran si percorre la statale della Val Venosta e si seguono le indicazioni per la Val Martello/Martell Tal. Superati i paesi di Transacqua/Ennewasser e Ganda/Gand si raggiunge il lago artificiale Gioveretto/Zufrittsee (la cui diga è posta a 1850 m) e si continua fino ad arrivare al Rifugio Genziana/Enzianalm (2060 m) dove c'è un ampio parcheggio.
Arrivo: Rifugio Nino Corsi/Zufalhutte (2264 m) e Rifugio Martello/Martellerhutte (2610 m)
Dislivello: 550 m
Tempo complessivo: 4 ore e 30 minuti

Escursione: Erano le 9:20 del mattino quando siamo arrivati al parcheggio del Rifugio Genziana. Qualche scintilla di neve scendeva lentamente e noi non vedevamo l'ora di indossare le ciaspole (eravamo solamente Silvia, Lucia e Franco poiché Marco e Paolo erano rimasti a Trento per lavorare e studiare rispettivamente). Così, abbiamo imboccato il sentiero numero 150 e, tra una chiacchera e l'altra, siamo arrivati in circa 40 minuti al Rifugio Nino Corsi. Dopo una brevissima sosta per chiedere informazioni (volevamo essere sicuri che la strada non fosse pericolosa), siamo ripartiti alla volta del Rifugio Martello seguendo prima le indicazioni dei cartelli che si trovano nei pressi della chiesetta situata davanti al Rifugio Nino Corsi e poi quelle dei cartelli vicino ad un grandissimo bastione in muratura (qui è importante stare attenti alle indicazioni: bisogna seguire il sentiero invernale in quanto quello estivo, che attraversa il bastione, può risultare pericoloso e per niente battuto). Man mano che procedevamo il panorama diventava sempre più splendido, anche se la nebbiolina che avvolgeva i fiocchi di neve ci impediva di vedere la Cima Cevedale/Zufallspitze (3757 m). Per arrivare al Rifugio Merano abbiamo dovuto impegnarci un po' perché la salita si fa sempre più ripida negli ultimi 200 m di dislivello (e perché avevamo alle costole degli sciatori e non potevamo farci superare come dei novellini). In circa 1 ora e 20 siamo arrivati al rifugio, dove abbiamo mangiato un buonissimo minestrone di verdura, dei favolosi maccheroni della casa e un piattone di gulash. Più per gola che per fame, abbiamo poi ordinato un kaisersmarren (era ottimo... uno dei migliori quest'anno!) con uvetta e marmellata ai frutti di bosco (e pezzettini di mele dentro nella marmellata). (E' bene sottolineare che il rifugio rimane aperto ancora per qualche settimana poi chiude per lasciare spazio ad una nuova gestione.) Dopo le foto di rito al rifugio ci siamo incamminati sulla via del ritorno. E qui sono cominciati i problemi! Siccome la pendenza della discesa era tanta e la neve copriva qualche lastra di giaccio, le ciaspole cominciavano a scivolare ...e noi con loro! Così, abbiamo improvvisato una divertentissima slittata! Dopo una breve pausa cioccolata calda al primo rifugio siamo ritornati alla macchina felici e contenti.

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