giovedì 1 maggio 2008

...ma dai per do gozze!

Partenza: parcheggio di Lavina Bianca/Weisslahnbad (1175 m). Superato il paese di Tires/Tiers si percorre la statale verso il Passo Nigra fino ad un bivio (seguire le indicazioni per Lavina Bianca) dove si svolta a sinistra imboccando la stradina in forte pendenza sulla destra. Si continua sempre dritto fino ad arrivare ad un grande parcheggio, punto di partenza per molte escursioni.
Arrivo: Rifugio Monte Cavone/Tschafon Hutte (1737 m, aperto fino a inizio novembre), Albergo Schoenblick (1280 m) e Cappella di St. Sebastian/San Sebastiano
Dislivello: 600 m circa
Tempo di percorrenza: 4 ore e 30 circa

Escursione: Siamo arrivati al parcheggio di Lavina Bianca con un tempo da lupi... infatti pioveva a catinelle e il freddo si faceva sentire. Ma noi (Silvia, Franco e Paolo) non ci siamo fatti spaventare e, indossato il poncho, siamo partiti alla volta del Rifugio Monte Cavone seguendo le segnalazioni. Inizialmente si percorre una comoda strada forestale e, quando la pendenza si fa più dura, è consigliabile seguire il sentiero che passa in mezzo al bosco (anche per godere a pieno dei meravigliosi colori della montagna). In circa 1 ora e 30 minuti siamo arrivati al rifugio (senza incontrare anima viva) e, siccome era troppo presto per mangiare, siamo andati a fare quattro passi verso il Monte Cavone/Tschafon. Il pranzo è stato il momento principale della giornata! Dopo un delizioso antipasto con formaggio e speck (e che speck!!), io, Silvia, ho mangiato uno dei piatti di uova, speck e patate più gustosi che abbia mai assaggiato (tutto merito del saporitissimo speck tagliato fino fino)! Inoltre ho diviso il mio piatto con Paolo che ha ordinato un'ottima omelett al formaggio e spinaci. Invece il papà Franco ha mangiato un bel piatto di gulash con canederli che non ha diviso con nessuno... il solito ingordo ;). Siccome al nostro arrivo avevamo visto lo strudel appena sfornato dalla cuoca del rifugio, non siamo riusciti a trattenerci e così ci siamo letteralmente divorati anche quello. Dato che avevamo mangiato per un esercito intero abbiamo dovuto allungare la strada del ritorno per smaltire un po' di calorie. Così abbiamo seguito il sentiero numero 4a (quello che va verso la Hoferalpl e la Tuffalm) per circa mezzora e poi il sentiero 7 fino alla Shoenblick (fino a qui le indicazioni sono molto precise, poi invece bisogna stare più attenti). Da qui si prende il sentiero verso sinistra che passa in mezzo al bosco e, al bivio successivo, si continua sul sentiero numero 4. Durante la strada si può fare una breve deviazione per vedere la Cappella di San Sebastiano che è stata eretta nel 1635 in ricordo della peste del 1630 e consacrata ai SS Sebastiano e Rocco. Qui consigliamo di tornare sul vecchio sentiero e di continuare seguendo il numero 4. Noi, invece, siamo stati un po' pigri ed abbiamo seguito il sentiero a sinistra della Cappella. Così facendo ci siamo quasi persi... dico quasi perché io Silvia avevo tutto sotto controllo (e, questa volta, anche il papà Franco che ci ha condotti in mezzo al bosco fino al sentiero corretto). Siamo stati davvero fortunati perché durante il pomeriggio le nuvole sono sparite ed è uscito un sole più splendente che mai.

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